Il 23 agosto 2023 è entrato in vigore il disegno di legge di riforma del Codice della Proprietà Industriale.
La riforma introduce diverse nuove misure, tra cui:
- Una maggiore tutela delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine, impedendo la registrazione di marchi che le evocano, le usurpano o le imitano.
- Protezione temporanea per disegni e modelli nelle fiere nazionali e internazionali.
- Inversione del "privilegio del professore", che concede alle università la proprietà dei brevetti da loro sviluppati.
- Possibilità di pagare le tasse di deposito del brevetto non solo al momento del deposito, ma anche in una fase successiva, mantenendo la data di deposito originale.
- Semplificazione del processo di concessione di nuove varietà vegetali.
- La possibilità per i funzionari preposti all'applicazione della legge di sequestrare i prodotti esposti in fiere ufficiali o ufficialmente riconosciute, se sospettano una violazione dei diritti di proprietà intellettuale.
- La possibilità di ottenere una doppia protezione con un brevetto nazionale e un brevetto europeo, con o senza effetto unitario.
Il provvedimento rappresenta una tappa fondamentale della riforma del sistema italiano di proprietà industriale. Si allinea agli obiettivi del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (Missione 1, Componente 2: "Digitalizzazione, Innovazione e Competitività del Sistema Produttivo") ed è coerente con l'EU IP Action Plan che la Commissione Europea ha adottato nel 2021.L'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ha contribuito in modo sostanziale alla stesura della riforma, con lo scopo di perseguire due obiettivi fondamentali:
1) rafforzare la competitività del sistema nazionale e tutelare i diritti di proprietà industriale.
2) snellire gli aspetti amministrativi e digitalizzare le procedure.
Per maggiori dettagli (in italiano), cliccare qui.
È inoltre possibile guardare su YouTube la presentazione del webinar dedicato alla riforma (in italiano).