Il VHS, il CD, Internet, il commercio elettronico, gli assistenti virtuali, le criptovalute... ogni pochi anni, nuove tecnologie rivoluzionano le nostre vite e le rendono più interconnesse tra territori e paesi.
Per quanto riguarda la proprietà intellettuale (PI), questi progressi comportano di solito nuovi modi per i titolari dei diritti di sfruttare i loro beni e per i consumatori di accedervi, ma anche nuove modalità di violazione dei diritti di PI e nuove sfide per la loro protezione e applicazione.
Con l'internazionalizzazione dei mercati e delle economie, la contraffazione è aumentata. Esistono anche diversi casi in cui il consumo di prodotti falsi e contraffatti può comportare rischi per la propria salute (ad esempio, farmaci e cosmetici), per la sicurezza (come i giocattoli usati dai bambini o i pezzi di ricambio per le automobili) e per l'ambiente (basti pensare ai pesticidi o alle sostanze chimiche). Un recente studio pubblicato dall'EUIPO mostra che la maggior parte di questi beni (60%) viene acquistata online e che, insieme agli Stati Uniti d'America, l'Unione Europea (UE) è la principale economia di destinazione di questi "falsi pericolosi" provenienti da Paesi terzi.
Come possiamo affrontare questo problema e ridurre il rischio che merci dannose entrino e circolino nel mercato dell'UE? Ci sono buone notizie su questo fronte.
I vantaggi delle soluzioni di tracciabilità e rintracciabilità basate sulla tecnologia blockchain
Le soluzioni di tracciabilità e rintracciabilità consentono alle parti di sapere dove si trova un prodotto e chi lo possiede. Se poi si aggiunge il nuovo arrivato, la tecnologia blockchain, si ottiene una promettente sinergia di strumenti per proteggere i titolari dei diritti e i consumatori.
In parole povere, la blockchain è come un libro digitale condiviso e immutabile (chiamato "libro mastro") che consente a tutti di avere una copia di tutte le transazioni condotte tra più parti. Quando qualcuno vuole modificare la propria versione del libro, tutti devono essere d'accordo. In caso contrario, il libro non è più accettato dal resto della rete.
Le soluzioni decentralizzate di tracciabilità e rintracciabilità offrono vantaggi distinti rispetto ai sistemi più tradizionali, centralizzati e a silos. Per cominciare, offrono strutture più sicure, agili ed economiche rispetto ai sistemi più "vecchi". Ciò è particolarmente vero quando si tratta di gestire la catena di fornitura e l'autenticità. È essenzialmente per questi motivi che l'EUIPO (con una solida esperienza precedente nell'implementazione di soluzioni blockchain), in collaborazione con la Commissione europea, ha esplorato il potenziale delle soluzioni di tracciabilità e rintracciabilità basate sulla tecnologia blockchain per proteggere i diritti di proprietà intellettuale.
Il Forum Blockathon anticontraffazione dell'UE e il concorso per l'infrastruttura Blockathon
Un risultato degli sforzi congiunti dell'EUIPO e della Commissione europea è il Forum Blockathon anticontraffazione. L'obiettivo principale del forum - istituito a seguito del concorso EU Blockathon 2018 - è quello di incoraggiare il trasporto e la prova di beni autentici nell'UE e affrontare le sfide della contraffazione. Il forum cerca di riunire persone e organizzazioni che lavorano allo sviluppo di infrastrutture anticontraffazione.
E se vi chiedete cosa sia l'infrastruttura, ci sono novità anche su questo fronte!
Nel marzo 2022, tra le numerose proposte presentate, l'EUIPO ha selezionato ELSA come vincitore del concorso Anti-Counterfeiting Blockathon Infrastructure. Frutto di uno sforzo congiunto di designer e architetti digitali, questo progetto è un'infrastruttura blockchain il cui obiettivo principale è garantire l'accesso ai dati relativi alle merci e al loro "viaggio" attraverso la catena di approvvigionamento, scoraggiando così la produzione e la distribuzione di articoli falsi e contraffatti. Il sistema chiederà all'EUIPO di convalidare l'identità dei titolari dei diritti e, a sua volta, fornirà loro un'etichetta digitale anticontraffazione che potranno apporre sui loro prodotti attraverso codici QR o altre tecnologie di serializzazione. La mancanza di fiducia tra gli attori della catena di approvvigionamento è un problema che vogliamo affrontare", ha dichiarato Thomas Rossi, membro di ELSA.
Una caratteristica fondamentale di questo progetto è che si tratta di un software open-source, cioè liberamente disponibile e modificabile e ridistribuibile. Ciò significa non solo una bassa barriera di adozione, ma anche la possibilità di migliorare continuamente le prestazioni aggiornando il software sottostante. Thomas ha sottolineato come, in futuro, "la natura open-source di ELSA consentirà alla comunità di creare ulteriori funzionalità per un uso più ampio".
Un mix di soluzioni
Alla luce di quanto detto, qual è il futuro della supply chain e della gestione dei dati? È probabile che si tratti di un mix di soluzioni tecnologiche e di sviluppi politici e legali.
Le soluzioni di tracciabilità e rintracciabilità hanno mostrato un chiaro potenziale e hanno già permesso di raggiungere risultati importanti. In ogni caso, è probabile che questo sia solo l'inizio: è ormai chiaro che la tecnologia blockchain può essere utilizzata in molti modi diversi e promettenti, anche come diploma digitale o per scopi di economia circolare dei prodotti.
Oltre alle soluzioni tecnologiche, occorre considerare anche gli sviluppi legislativi. Il progetto di legge sui servizi digitali dell'UE, ad esempio, mira a garantire che ciò che è illegale offline sia illegale anche online. A tal fine, cerca di rendere gli attori di Internet, compresi i mercati online, più responsabili di quanto non lo siano oggi. Nella primavera del 2022 è stato raggiunto un accordo politico su questa proposta di regolamento dell'UE e il testo finale sarà adottato a breve.
In conclusione, il futuro dell'applicazione della proprietà intellettuale sarà probabilmente un futuro in cui la tecnologia e la legge continueranno a lavorare insieme per rafforzare la fiducia nel commercio internazionale e nell'e-commerce insieme agli attori della catena di approvvigionamento.
Articolo scritto da Eleonora Rosati.